lunedì 12 ottobre 2015

Ansia

Eccola, la sento...sta arrivando. Era un po' che non mi faceva compagnia, ma questa stronza, quando meno me l'aspetto, ritorna. Mi stringe lo stomaco, mi dà un senso di disagio e poi sale, sale, sale, fino ad ottenebrarmi il cervello. 
Non capisco piu' niente. Cosa ci faccio in questa stanza? Possibile che mi ritrovi qui a guardarmi intorno come un'anima in pena, senza sapere il perchè? ah, si, le gocce di pioggia sui vetri, mi riportano con i piedi per terra: stavo cercando l'impermeabile! Domattina devo uscire presto e non voglio perdere tempo a recuperare tutto l'occorente per sfidare questo autunno, sin'ora caldo e piovoso. Non si parla ancora di allerta meteo, ma già stanno mettendo le mani avanti: intense piogge, mare mosso, forti raffiche di vento. 
Intanto lei, la stronza, continua ad espandersi, non riesco a limitare il suo incedere. Mi pervade tutta. 
Calma, devo stare calma. Cosa dice sempre l'insegnante di yoga? Concentrarsi sull'obiettivo del momento, lasciare al di fuori tutti i pensieri negativi. 
Respirare profondamente, riempire con l'aria ogni spazio possibile e poi via, buttare fuori tutte le tensioni e preoccupazioni. Inspirare, espirare, inspirare, espirare... mah! Non so. Sarà perchè vado a yoga solo da 3 lezioni, ma mi sembra che la situazione non migliori un granchè. L'ansia continua a guadagnare terreno. Una camomilla? Si, mi preparo una camomilla. Il profumo pervade la stanza. Il liquido bollente scende e forse spegne la stronza, che sta li..zitta, zitta, ma so che continua il suo logorio. Taci che forse mi riesco a rilassare un po'. All'improvviso un sonno incredibile. Non è certo merito della camomilla. Io lo so che è sempre una conseguenza della perfida: mi sfinisce a tal punto che non ho più forze per pensare, nè per agire, nè per compiere le più normali operazioni di routine, come lavarsi i denti. Dormire, dormire. Presto, subito, prima che la stronza ci ripensi e mi faccia passare la notte insonne.