martedì 18 luglio 2017

ROUTINE, FORSE

Anche quella settimana di settembre era stata davvero impegnativa: telefono e cellulare che squillavano ripetutamente, incontri con clienti e fornitori, il caldo ancora soffocante e la città che si stava svegliando un po' troppo rapidamente dal suo torpore estivo. Gli sembrava che i benefici di quella meravigliosa vacanza in Grecia, dove il sole, il mare ed il vento erano stati i compagni più graditi, fossero un ricordo lontano. Eppure era tornato in città da soli 15 giorni.

A volte preferiva la routine, il suo regolare procedere, tra scadenze, molteplici incombenze e brevi pause, piuttosto che quelle lunghe vacanze, che lo obbligavano,  sia prima, che dopo, ad orari estenuanti di lavoro, per recuperare i giorni di svago. Riprendere i ritmi gli costava sempre tanta fatica, talvolta gli nuoceva addirittura all'umore, solitamente cordiale e scherzoso. 
A dirla tutta gli sembrava che ogni anno le cose diventassero peggiori del precedente:  passare dalla pace di un mese di vacanza, alla ripresa della realtà, che gli avrebbe fatto compagnia per gli altri 11 mesi, era davvero sempre più pesante.
Qualcosa di buono, però, in quella settimana se lo aspettava: venerdì si sarebbero rincontrati e certamente sarebbe riuscito a vedere le cose sotto un profilo migliore.

"Prima di venerdì vorrei andare dal parrucchiere e dall'estetista e studiare l'abbigliamento giusto. Chissà se gli piacerò col vestito nero, l'ho acquistato pensando a lui."

"Ok, ho preso le pratiche da portare a casa per il week end, tablet, cellulare, chiavi, ho tutto. Pure un gran mal di testa. Ma vado. Vado da lei, al 5° piano di quella vecchia casa del centro storico, con la faticosa scala di ardesia, dagli alti e sconnessi gradini neri, che riesco a salire solo perchè ad ogni passo pregusto la sensualità dei nostri incontri. E la dolcezza."

"La stanza è buia, da fuori arriva il rumore delle serrande dei negozi che si abbassano. Ancora pochi minuti e sentirò le chiavi nella serratura. Finalmente insieme."

"E se non mi volesse più? Magari si è già stufata..."

"Eccolo!  Sono qui fra le sue braccia e mi sembra di sognare. E' come se tutta la fatica dell'attesa non fosse mai esistita. Lo vedo ancora più intrigante. Si è messo la camicia ed il dopobarba che mi piacciono. Mi rimane il suo profumo sulla pelle, anche dopo, quando torna dalla sua famiglia."

"Mi intriga quando la sfioro, la sento fremere e mi sussurra nelle orecchie. Non so quanto durerà, ma per ora mi piace. Mi piace davvero. Sono felice come un ragazzino di 20 anni. E vorrei che non finisse mai"

"Stare con lui è sempre più coinvolgente, quasi una droga. Solo poche ore e poi sparirà per una intera settimana. Così è la "routine", di questa storia, ma ora è il nostro momento: siamo solo noi. Per poco tempo, ma solo noi."